
L'ultima visione
Replay (2008) è la registrazione in foto-sequenza, anacronica, di un work in progress, novantasei tasselli in bianco e nero sono solo una parte.. La dimensione ludica del fattore casuale è accentuata dal ruolo unico e irripetibile svolto in prima fase dai cancellatori, un gruppo di persone che di volta in volta sfuma la lavagna trasparente, fornendo all’artista nuovi spunti per il suo gioco infernale di corpi disegnati, sottratti e fatti rinascere, per sei volte, in forme nuove. Una riflessione sul valore effimero e mai definitivo del lavoro artistico e una sfida allo spettatore, a cui appare anziché l’opera un suo simulacro, composto di frammenti e fantasmi temporanei, dispersi nell’impasto filmico e quasi documentario del puzzle. Il gioco, come tutti i giochi, è virtualmente infinito. Questa è solo la registrazione di una singola partita.
D.
Antonio Vecchio